BREZZE LIQUIDE

Ma che cavolo vorrà dire? Lo so che sarà la prima cosa che si domanderà il malcapitato lettore (e osservatore). C’è uno stato emotivo che riesco a descrivere solo con una sinestesia: l’impalpabilità di una brezza leggera, fresca e sottile e il tepore struggente di un’immersione notturna. Questo accade quando un’immagine sembra narrare una storia intensa, indipendentemente che ciò sia una scoperta o un racconto che c’era scritto nel nostro immaginario. La sensazione dell’assenza, la bellezza semplice di una affaccio a ovest, piccole speranze luminose che si sciolgono nella cera, sono momenti in cui ci ritroviamo.